Alessandro Manzoni, il Duomo di Milano

Le classi quinte, lunedì 22 settembre, si sono recate al Duomo di Milano … ecco ciò che hanno scritto dopo aver vissuto questa esperienza.

“ […] Oggi mi sono svegliato e come tutti i giorni sono andato a scuola, ma non è un giorno come gli altri… Oggi vado al Duomo di Milano!!”.

“ […] Davanti alla costruzione del Duomo sono rimasto colpito e ho detto tra me e me: “Whaoo chissà che fatica che avranno fatto per costruirlo e soprattutto quanta fede devono aver avuto per pensarlo e costruirlo”. 

“ […] Allora ho capito la maestosità di questa costruzione, la fatica di tutti per edificare qualcosa di bello e spettacolare…noi uomini ci siamo riusciti solo grazie al sostegno di Maria”.

“ […] Mi ha impressionato e stupito la cura che i costruttori di questa meraviglia hanno messo in ogni particolare, e l’immensità di questa cattedrale”.

“ […] Davanti all’imponenza del duomo ero molto colpito e stupito. Con grandi occhi meravigliati osservavo il Duomo e mi sembrava di essere una formica vicino ad un giganti”.

“[…] Mi sono sentita come in un paradiso di gelato. Ho vissuto un’esperienza bellissima perché non avevo mai visto un’opera d’arte così bella … Questa gita io la rifarei perché è stata emozionante, ho visto tante cose che non sapevo esistessero”.

“ […] In quel momento mi sono resa conto di tutti i soldi investiti sulla cattedrale e del tempo impiegato, ma anche della vera bellezza del Duomo che dall’alto è un’opera impressionante e sconvolgente …  Sono rimasta anche colpita dalla cripta contenente S. Carlo Borromeo che è morto il tre novembre che è proprio il giorno in cui sono nata. In quei due secondi in un certo senso ho provato un po’ di tristezza … ma poi ho capito che se era morto il giorno del mio compleanno, era il mio protettore”.

“ […] Quando ho visto il Duomo scendendo dal tram ho iniziato a capire quale era il significato dello stupore. Io l’ho provato e ho capito che non è uno stupore finto, ma uno stupore vero che ti colpisce dentro … Non è la prima volta che vedo il duomo, ma ogni volta che lo vedo il mio primo pensiero è “Che bellezza!” … È impressionante il modo in cui una cosa, come il Duomo, che hai vito tante volte è capace di stupirmi sempre e sempre di più … I particolari del Duomo sono davvero infiniti, nessuno è riuscito a vederli tutti, nessuno tranne Dio”.

“ […] Ero meravigliata da questa chiesa e anche un po’ sorpresa perché non sapevo che era così grande e così bella”.

“ […] Per costruirlo è strato necessario l’aiuto di tutti … Mi sono meravigliata della fede dei milanesi e della loro capacità artistica”.

“ […] Siamo arrivati in Duomo…era stupendo, mi sembrava di essere una piccola coccinella davanti ad un monumento così immenso”.

“ […] Davanti all’imponenza del duomo mi sono sentita molto piccola e ho immaginato la fatica che le persone hanno impiegato per costruirlo”. 

“ […] La meraviglia più grande però erano le vetrate che raccontavano la Bibbia. Sono rimasto incantato per un po’ a vedere quelle vetrate tutte colorate. Ho provato una sensazione un po’ strana di stupore. Che spettacolo vedere il Duomo!”.

“ […] Mi ha colpito quando sono andata sulla terrazza, ho sentito un’emozione stupenda”.

“ […]Lunedì 22 settembre abbiamo visitato il Duomo di Milano. Appena arrivati ho ammirato questa maestosa cattedrale in tutto il suo splendore. Ho notato i molteplici bassorilievi che la ornavano, ognuno era diverso e ogni particolare sembrava reale e unico. Poi ho alzato lo sguardo e ho osservato delle grosse sculture chiamate “Giganti”. Sembrava che portassero sulle spalle tutto il peso del Duomo. […]

Ho pensato a quanta fatica avessero fatto gli scultori a colpire il marmo di Candoglia fornitogli da Gian Galeazzo Visconti e che un atto di generosità vera può aiutare molte persone […] ”

“[…] abbiamo visto delle statue chiamate “i Giganti”; è incedibile come da un pezzo di pietra grezza si possa ottenere una statua a grandezza naturale curata nei minimi dettagli.

Quando siamo entrati ero sbalordito: il Duomo, dall’interno, sembrava ancora più grande di come pareva all’esterno. Mi sentivo minuscolo davanti a quell’immensità. […]”

“[…] siamo usciti e a quel punti siamo saliti verso le terrazze.

Le vorticose scale a chiocciola salivano come serpenti all’interno dell’edificio storico. A un certo punto un alito di vento, un filo di luce e in un baleno eccoci lì, sulle splendenti e meravigliose terrazze; fra un labirinto di alte guglie gotiche decorate con molte immagini realistiche e fantastiche. […] ”

“[…] quando siamo saliti ho visto un panorama stupendo, c’’erano le montagne. Era impressionante riuscire a vedere anche la neve delle loro cime, sembrava fossero proprio dietro ai grattacieli. Non sono stata però molto ad ammirarle, perché avevo le vertigini.

Ho pensato che i particolari di ogni guglia e di ogni statua fossero eccezionali, fantastici, magnifici e ho capito che il Duomo è un’opera unica e singolare, e sono felice che gli architetti abbiano deciso di condividerlo con tutti noi. Secondo me dovrebbe essere una delle sette meraviglie del mondo!!

Ringrazio molto Gian Galeazzo Visconti perché altrimenti il Duomo sarebbe di mattoni, ma lui ha permesso agli operai di farlo col marmo della sua cava a Candoglia; un marmo molto particolare con sfumature rosate e azzurre […]”

“[…] Chissà che lavoro impegnativo costruire il Duomo, ma lavorando bene si ottengono cose belle.

Appena ho visto questa immensa costruzione ho pensato alla gratitudine che le persone hanno verso Dio. Il Duomo è dedicato alla Madonna; la cattedrale è costruita verso l’alto per riuscire a comunicare con Gesù […]”

“[…] La cosa che mi è piaciuta di più del Duomo è la precisione e l’amore con cui i costruttori hanno scolpito le statue e come collaborando insieme sono riusciti a costruire un’opera importante per tutta Milano.”