
22 Ott Alla scoperta del Castello Sforzesco
Finalmente è arrivato il grande giorno per tutti i bambini “GRANDI” della Scuola dell’Infanzia La Zolla! Oggi l’uscita alla scoperta della nostra città e in particolare di un vero Castello è solo per loro!
Il tempo alla partenza è un po’ incerto, ma siamo certi che la pioggia non ci rovinerà la nostra visita al Castello Sforzesco. Tutti i bambini sono arrivati prestissimo. Entusiasti e trepidanti siamo partiti sul nostro pulmino giallo della Zolla!
Durante il viaggio abbiamo osservato e commentato tutto quello che incontravamo: alberi colorati d’autunno , case e palazzi antichi del centro città, monumenti e tram di tutti i colori, cercando di intravedere il prima possibile il Castello Sforzesco che molti di noi non avevano mai visto!
Appena entrati in piazza Cadorna un grido si è levato:
“Eccolo il Castello!!!!”
L’autista ci ha accompagnato proprio davanti all’ingresso principale, dove abbiamo visto una splendida fontana danzante, con la forma circolare di una torta. Subito dopo ecco una torre enorme più alta di tutta la nostra scuola… , con stemmi disegnati ed un bellissimo orologio di forma rotonda. Entrati ci siamo trovati in un cortile grandissimo, la Piazza d’armi! Abbiamo provato a misurarne una parte: 127 passi il lato più lungo e 87 il lato più corto. Che fatica misurare….ma alla fine abbiamo scoperto che aveva la forma di un rettangolo.
Mentre aspettavamo di iniziare la visita guidata del Castello, la nostra direttrice ci ha accompagnato, passando attraverso un’altra grande porta, verso la Corte Ducale dove c’è l’entrata ai Musei. Lì abbiamo visto molte sale con degli arazzi bellissimi, dei soffitti dipinti, la sala delle udienze, decorata con gli stemmi degli Principi che hanno abitato il Castello, la sala delle Assi o Giardino d’inverno, decorata da Leonardo, ma l’ambiente che ha entusiasmato maggiormente i bambini è stato il Museo delle armi! Corazze, elmi, armature leggere, armature più pesanti, un’armatura completa, luccicante, su un bellissimo cavallo hanno attirato gli sguardi e sollecitato l’immaginazione dei bambini! Chissà quante battaglie sono state fatte a difesa del Castello! Le armi esposte erano tante: spade, corte e lunghe, alabarde, e anche pistole e fucili.
Il tempo al Museo è passato molto velocemente, subito è arrivato il momento della visita guidata alla struttura del Castello. Le nostre maestre ci hanno accompagnato in una zona sotterranea e lì siamo stati accolti in una stanza di cristallo, dove avevano preparato un posto speciale per ognuno di noi. Seduti su una comoda sedia di cristallo abbiamo ascoltato la nostra guida, Anna, che ci ha raccontato la storia dell’origine del castello e del suo Principe, Francesco Sforza. Poi ci ha portati al centro del grandissimo cortile che avevamo misurato, la Piazza d’armi ed ha srotolato per terra una grande piantina del castello.
Poi con la fantasia siamo saliti a cavallo come cavalieri e principesse, siamo corsi nel bosco del castello, il parco, e con la lente speciale abbiamo visto anche un arcobaleno!
Con l’aiuto di Anna ci siamo fermati ad osservareil fossato che circonda le mura del castello e che all’epoca del Duca Francesco Sforza era tutto pieno di acqua. Nella parte esterna delle mura del fossato abbiamo visto delle finestre murate e Anna ci ha spiegato che al di là di quelle finestre esiste una strada sotterranea che, un tempo, il Duca utilizzava per scappare dal castello quando veniva attaccato dai nemici.
Tornando al castello siamo passati su un altro ponte e siamo arrivati di nuovo nella corte Ducale davanti alla stanza “dell’elefante” dove il principe sceglieva il custode del castello al quale consegnava le chiavi. Anna ci ha riconosciuto come bambini giudiziosi e ci ha regalato una chiave! Anche noi siamo diventati “custodi del castello Sforzesco”… Che emozione!!!
Tornando verso l’uscita siamo entrati nel cortile della Rocchetta , il cortile dietro la torre di Bona di Savoia, dove veniva nascosto il tesoro . C’erano tantissime colonne molto grosse, abbiamo provato a misurarle ma visto che non avevamo metri abbiamo usato come unità di misura le nostre braccia . Ogni colonna misura 5 braccia ,che corrispondono a due abbracci e mezzo! La distanza tra una colonna e l’altra è di circa 10 passi da bambino… Tra una visita, una cavalcata e una misurazione si è fatta velocemente l’ora di pranzo. Abbiamo salutato e ringraziato Anna, abbiamo ripreso il nostro destriero .. Ops, il nostro pullmino giallo e siamo ritornati a scuola… Stanchi, affamati ma felici e ricchi di molti tesori conosciuti, che vogliamo condividere con i nostri amici più piccoli che sono rimasti a scuola, anche per dire loro che è proprio bello diventare grandi!