24 Dic Avvento e Natale 2018 alla Primaria di via Caccialepori
Quest’anno, dopo aver ammirato il dipinto di Veronese “Adorazione dei Magi”, ci siamo lasciati interrogare da questi personaggi, sempre presenti anche nelle raffigurazioni più antiche della nascita di Gesù.
Questi sapienti, guidati dalla luce della stella, hanno intrapreso un lungo e faticoso viaggio, cercando la via verso Betlemme.
Nel tempo dell’Avvento abbiamo cercato di capire chi fossero questi uomini, quali passioni e desideri potessero avere nel cuore, tanto da essere disposti a mettersi in cammino insieme per trovare la risposta alle loro domande.
Ci siamo così accorti di essere molto simili a loro: anche noi coltiviamo desideri e passioni che ci spingono ad andare a fondo di ciò che viviamo e questo ci fa muovere alla ricerca di un significato più grande; anche noi non siamo da soli nel nostro andare.
Un alunno di quinta ha spiegato in un testo: “In questo periodo l’aspetto che mi appassiona di più di ciò che stiamo studiando a scuola è il nuovo argomento di scienze: il corpo umano. Mi interessa sapere come sono fatto, come sono nato o come sono le mie ossa; all’inizio credevo di sapere già tutto invece, quando abbiamo incontrato le dottoresse, che ci hanno spiegato come siamo nati, ho capito di non sapere quasi nulla e quindi ora sto imparando tanto”.
Con semplicità i bambini di seconda e terza hanno raccontato: “Nel mio cammino voglio i miei amici accanto, perché mi possono aiutare a vedere qualcosa che io non vedo”. “I miei fratelli sono per me un regalo perché mi fanno compagnia”.
I canti da imparare con cura, la preparazione dei mantelli dei Magi, dei doni, della stella, le prove di movimento e di lettura hanno ritmato, una volta alla settimana, il lavoro di bambini e insegnanti, per confluire nel gesto della Sacra Rappresentazione.
Abbiamo camminato con i Magi e siamo giunti con loro davanti a Gesù, sperimentando “la gioia dell’uomo che è colpito nel cuore dalla luce di Dio e che può vedere che la sua speranza si realizza, la gioia di colui che ha trovato e che è stato trovato” (Benedetto XVI)