
16 Giu Bambini all’Opera alla Primaria di Via Carcano
E’ sempre piuttosto difficile raccontare a parole l’esperienza che qui a La Zolla facciamo fare ai bambini di III all’interno del progetto “Operadomani” organizzato dall’associazione As.li.co che propone a migliaia di studenti in tutta Italia di partecipare come protagonisti attivi ad un’opera lirica, dopo un percorso di preparazione fatto a scuola: all’inizio dell’anno viene loro assegnata una parte corale del libretto e dovranno presentarsi a teatro al momento della recita conoscendo alcune arie e indossando particolari costumi. Un pubblico attivo e partecipe, insomma.
Qui a La Zolla, partendo da questa occasione, andiamo molto oltre: guidiamo i bambini a “saper fare” e a “saper essere” all’interno di un’opera teatrale.
E’ per loro un’esperienza multidisciplinare a tutto tondo:
- tre incontri musica-italiano per scoprire che cos’è un’opera lirica, analizzare e raccontare della trama; analizzare il carattere dei personaggi principali partendo dall’ascolto di alcune arie.
- sei incontri musica-educazione motoria per osservare i movimenti e l’espressione del viso, studiare l’espressività corporea dei personaggi principali dell’opera, giocare con l’espressività emozionale e il linguaggio del corpo e infine recitare il libretto solo con il corpo, senza parole.
In questo modo scoprono la Bellezza ascoltando, osservando e facendo all’interno di questa realtà, spinti da una musica che si impone potentemente e che permette i fare un’esperienza davvero speciale.
Cosa c’è di meglio per capire che cosa sia uno scenografo che provare a fare dei bozzetti per le nostre scenografie?
Certo, prima dobbiamo conoscere le ambientazioni osservando un sacco di materiale con attenzione per trovare proprio quello che vada bene per noi.
Come fare a capire come si usa il nostro volto per comunicare agli altri un nostro sentimento?
Abbiamo provato ad osservare i cartoni animati che vediamo così spesso cercando però in essi il trucco speciale che ci permetta di imparare ad essere così espressivi. Sul palcoscenico, poi, solo provando a recitare ci rendiamo conto di che cosa voglia dire usare il nostro corpo e la nostra voce per comunicare in modo efficace. All’inizio sembra impossibile, ma anche la timidezza passa se ben abbiamo in mente che cosa dobbiamo far arrivare a chi ci ascolta: il come farlo, poi, si impone da solo.
E così via, i passi sono stati moltissimi, ma se sappiamo cosa cercare e soprattutto perché lo stiamo cercando, tutto diventa facile e divertente. Anche lo stare tutti insieme per realizzare un qualche cosa di meraviglioso, con un ruolo che funziona solo in relazione a quello degli altri. Tutti disposti a mettersi in gioco con entusiasmo. Tutti, grandi e piccoli.
Quest’anno è toccato a Turandot il 12 maggio scorso agli Arcimboldi.
Abbiamo assisto all’opera da veri esperti, tanto l’avevamo fatta prima noi, e abbiamo cantato con i cantanti professionisti!
Nicoletta Cengarle – insegnante di musica, Primaria Via Carcano