Da grande voglio fare il paleontologo!

29 Ott Da grande voglio fare il paleontologo!

Giovedì 22 Ottobre le III della Primaria di Via Carcano sono andate a visitare il Museo di Storia Naturale e a imparare il lavoro del paleontologo al Paleolab.

Quando siamo arrivati Francesca, la nostra guida, ci aspettava sui gradini del museo e ci ha accompagnato nelle sale dove c’erano oggetti molto antichi: abbiamo visto la fossilizzazione di un pesce, un grande calco di un animale marino, l’ittiosauro, chiamato Besanosauro perché i suoi resti fossili sono stati ritrovati a Besano, vicino a Varese e, appeso al soffitto uno Pterodattilo. E poi le riproduzioni del Triceratopo, chiamato così perché aveva tre corni; del T-Rex; dello Stegosauro; dello Scipionyx, chiamato Ciro perché i suoi resti sono stati rinvenuti in Italia; dello Camptosauro e dell’Allosauro.

Poi ognuno di noi ha scelto un fossile e Francesca ci ha chiesto di disegnarlo e di scriverne il nome e con lei siamo andati al piano superiore dove abbiamo trovato animali “imbalsamati”, “impagliati” che vivono ancora oggi sul nostro pianeta. Questi animali erano divisi per ambienti in diorami che ne riproducevano l’habitat. Qui ci siamo divisi in piccoli gruppi a cui Francesca ha consegnato dei fogli sui quali erano rappresentati degli animali che andavano cercati nei diorami.

Finita la visita al museo, abbiamo salutato Francesca e ci siamo diretti al Paleolab dove abbiamo incontrato alcuni studiosi di paleontologia che ci hanno accolti e per prima cosa ci hanno spiegato è stato il significato della parola Paleolab: Paleo=paleontologo/paleontologia; Lab= laboratorio.

Ci siamo seduti intorno ai tavoli e ci hanno spiegato in cosa consiste il lavoro del paleontologo che si divide in alcune fasi: scavo, preparazione dei fossili, calco e studio.

Abbiamo visto che quando si trova un fossile ci si pongono alcune domande: “Di chi è?”, “Di che cosa è?” Può essere un animale, una pianta o può essere una traccia (impronta).

“Si tratta di un recupero completo o di frammenti?”, “Si tratta di un animale carnivoro o erbivoro?”, “Terrestre o marino?”…. ponendosi molte domande il paleontologo può capire molte cose.

Abbiamo capito che possono diventare fossili solo le parti solide degli animali e delle piante come i denti, gli artigli, lo scheletro e i gusci. Ci hanno spiegato, infatti, che le parti molli vengono mangiate dai microrganismi e questo processo si chiama decomposizione.

Poi ognuno di noi ha potuto fare il calco di un artiglio, che una volta asciutto abbiamo portato a casa.

Ci siamo poi divisi in piccoli gruppi, ognuno dei quali ha potuto studiare un fossile diverso, facendo delle ipotesi per capire di quale animale, pianta o traccia potesse trattarsi.

Tra questi c’era anche un coprolite, cioè un escremento di dinosauro, i conduttori del laboratorio, ci hanno spiegato che questa è un’eccezione: una parte molle si è fossilizzata.

L’ultima attività è stata la piu’ divertente: abbiamo potuto provare a scavare come un paleontologo!

C’erano delle grandi vasche contenenti della sabbia che abbiamo raccolto con dei secchielli, poi l’abbiamo passata su un setaccio per recuperarne i piccoli fossili che erano nascosti tra i granelli.

Ognuno di noi ha potuto sceglierne uno e l’ha portato a casa.

E’ stata un’esperienza fantastica!