Dal seme i frutti: servire la crescita della persona. Appunti dal XVIII convegno nazionale FOE

01 Mar Dal seme i frutti: servire la crescita della persona. Appunti dal XVIII convegno nazionale FOE

Il convegno nazionale della FOE – Compagnia delle Opere Educative, associazione a cui, insieme alla scuola La Zolla, aderiscono oltre 500 scuole paritarie in Italia, è un’occasione preziosa per un confronto culturale, sociale, politico, ma anche operativo e di amicizia tra chi, a vario titolo si occupa di scuola ed educazione.

Tra i molti spunti emersi nei tre giorni di lavori, a Pacengo di Lazise, ne riportiamo tre, che particolarmente ci hanno colpito.

 

Il primo l’ha offerto il dialogo di apertura, con il professor Andrea Simoncini, ordinario di diritto costituzionale all’Università degli studi di Firenze, dal titolo “Libertà di educazione e bene comune”.

Ripercorrendo il tema della libertà di educazione ha mostrato come esso non sia una battaglia “confessionale”, ma la sua formulazione, presente oltre che nella costituzione, in tutte le dichiarazioni di diritti dell’uomo e del fanciullo, attiene al più generale concetto di libertà della persona, di democrazia, di crescita sociale e civile, posto dalla comunità internazionale come antidoto ai totalitarismo e garanzia di crescita della civiltà.

La difesa e la promozione di tale principio avviene, innanzitutto, attraverso la consapevolezza del ruolo della scuola libera, del suo esserci come contributo alla crescita della persona e, attraverso di essa, al bene comune. Solo persone consapevoli creano opere che, con la loro stessa esistenza testimoniano tale principio.

Questo permette la battaglia efficace per il suo riconoscimento “pratico” (anche economico) a chi si impegna nell’agone politico: l’intervento del sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, ha ripercorso le conquiste raggiunte (stabilizzazione del fondo per la parità, fondi per il sostegno ai disabili, School bonus), e la strada che rimane da fare per l’attuazione di una effettiva parità scolastica.

Il secondo spunto è stato offerto dall’incontro, moderato da Giorgio Vittadini, con Stefano Colli Lanzi, CEO di Gi Group e Ignacio del Los Reyes, direttore di “Be Education” di Madrid: “Far crescere la persona: il compito della scuola nel cambiamento d’epoca.

Il compito educativo della scuola può rispondere alle esigenze mutevoli della società e del mercato del lavoro se, accanto a solide competenze di base (leggere, scrivere, far di conto), oggi sempre più importanti e sempre meno scontate, genera persone consapevoli di sé, che hanno voglia di imparare. Una persona “in movimento” è la caratteristica che le permette di cogliere le opportunità e di continuare a imparare.

 

Terzo spunto è venuto dall’incontro “Dall’io al noi: testimonianze di collaborazione tra scuole”, dove da diversi punti di vista si è sottolineata l’importanza di “rischiare e lavorare insieme”.

Due scuole spagnole hanno raccontato un metodo di lavoro basato sulla collaborazione e condivisione tra gestori, direttori e insegnati, tra diverse discipline, tra diverse classi di ragazzi: lavorare insieme aumenta l’efficacia educativa e didattica, allarga la conoscenza e aumenta la consapevolezza dello scopo del lavoro. Un gruppo di giovani presidi si ritrova periodicamente per confrontarsi e aiutarsi sulle dinamiche del proprio lavoro: ne nasce una “amicizia professionale” che contribuisce alla formazione, alla crescita e al gusto per il proprio lavoro. Due scuole decidono di mettersi insieme non solo per affrontare le difficoltà dei bilanci, ma per rilanciare una proposta educativa che permetta ad entrambe di crescere.

Collaborare e condividere è la cifra del lavoro educativo: mostra consapevolezza di sé e apertura all’altro, riconosciuto come un bene: nell’incontro con l’altro è infatti la grande possibilità per la crescita dell’io.