19 marzo: il calendario segna la ricorrenza di San Giuseppe,protettore di tutti i papà,quindi FESTA DEI PAPA’!
Come festeggiarli? Che vuol dire per noi: come coinvolgerli nella avventura della crescita dei loro figli, dentro il mondo della scuola che frequentano?
Per primo abbiamo pensato di invitarli semplicemente ad accompagnare i loro bambini lunedì 19 marzo, con la disponibilità a fermarsi pochi minuti per un momento di condivisione e di compagnia nel luogo dove i loro figli trascorrono gran parte della giornata.
Tra le insegnanti le domande sono subito sorte “Ma i papà oggi sono molto impegnati, hanno molte responsabilità, si spostano e viaggiano di frequente… Li invitiamo si o no?”
Proposta: “Chiediamolo ai bambini!” Il coro dei sì è stato unanime e fortissimo.
L’invito ufficiale parte e a scuola ci si mette al lavoro per preparare una colazione espresso: caffè e dolcetto. Con l’aiuto di una mamma espertissima in dolci, ecco tutti i bambini a preparare biscotti di diverse forme con pasta frolla, matterello, formine, gocciole di cioccolato, codette e zucchero colorato…
Nei giorni precedenti il 19 marzo, nel salone della scuola si avvertiva un profumino di pasticceria delizioso, ma soprattutto c’erano bambini con gli occhi splendenti di felicità e il desiderio di addentare in anteprima qualche biscotto o almeno qualche goccia di cioccolato! Ma tutto è stato utilizzato e messo al sicuro per la festa!
Ed ecco la mattina tanto attesa! I bambini,sono entrati a scuola tenendo per mano i loro papà per condurli senza indugio nella loro classe, dove maestre e mamme previdenti avevano preparato l’occorrente per un ottimo caffè, accompagnato dal biscottino speciale! Gli altri biscotti erano stati messi in un apposito sacchettino trasparente (anche l’occhio vuole la sua parte) e chiuso con una molletta fermacarte alla quale era stato incollato un piccolo ritratto del papà, con papillon che recava la scritta: “Papà, ti voglio tanto bene!”
I bambini erano emozionantissimi e non vedevano l’ora di“servire” personalmente il loro papà.
Nelle sei sezioni la stessa bellissima scena: un’intera classe di papà seduti sulle seggioline dei loro bambini, decisamente troppo piccole per loro, ma felici di essere lì,contagiati dalla felicità sincera dei piccoli. Quasi tutti i bambini hanno trascorso qualche attimo in braccio, o sulle ginocchia del papà, i quali inizialmente un po’ silenziosi, hanno ben presto familiarizzato anche quelli che non conoscevano ancora. I minuti sono passati veloci ed ecco arrivare subito il momento dei saluti e di qualche lacrima:
Ma come, oggi è la tua festa, perché vai al lavoro? Rimani con me!
L’abbraccio forte è servito a rassicurare che la festa sarebbe continuata a casa e il viso contento dei papà, insieme ai loro figli, è stato il più grande ringraziamento.
“Certamente il rapporto genitori-figli è il rapporto più delicato che esista sulla faccia della terra. E’ un rapporto delicato perché racchiude in sé tutto l’universo. In questo senso la paternità e la maternità non si imparano mai una volta per tutte, ma si riscoprono continuamente” (Massimo Camisasca, “Riscoprirci padri”, editoriale de “il Sussidiario.net del 17 marzo 2012)