24 Feb Gli impressionisti della primaria La Zolla come Claude Monet
Alla scuola primaria di Piazzale Brescia la specialista di arte ha accompagnato i ragazzi di terza, quarta e quinta a Palazzo Reale per visitare la mostra di Monet. Dopo aver seguito con entusiasmo e attenzione la spiegazione al museo, ritornati a scuola i ragazzi hanno provato a sviluppare la tecnica del maestro con le tempere. Le quinte hanno riprodotto il ponte a Giverny, le terze hanno dipinto scorci di laghi agganciandosi a questi ambienti oggetto di studio in geografia e le quarte hanno dipingo le ninfee.
Stefano M. di 4°A ha voluto spontaneamente lasciare traccia di questa esperienza scrivendo il racconto di questa bellissima mattinata insieme:
Martedì 25 gennaio siamo andati a Palazzo Reale per vedere la mostra su Monet.
Ci hanno accompagnati la maestra Marina e la maestra Costanza. Abbiamo preso la Metropolitana dalla fermata “De Angeli” alla fermata “Duomo”. Arrivati a destinazione siamo entrati e abbiamo cominciato la nostra visita. La maestra Costanza è stata la nostra guida e ci ha raccontato tanti eventi della storia di Claude Monet. Monet nasce nel 1840 in Francia. In quegli anni venivano richiesti solo dipinti che raccontavano la mitologia e le guerre. Lo stile di Monet però era differente; una delle sue prime opere fu un quadro con una barca nel tramonto che non ebbe alcun successo. Ma lui non si arrese e un giorno il suo maestro Pierre-Auguste Renoir gli disse: “Ciò che si vede in un momento lo si vede solo una volta”. Allora Monet continuò a dipingere paesaggi naturali che avevano come elemento fondamentale l’acqua e usando il consiglio del suo maestro cercò di ritrarre le immagini al momento giusto. Per questo i suoi quadri sono fatti da tratti veloci e da vicino quasi non si distinguono bene. Questo suo particolare stile venne poi chiamato Impressionismo. Un giorno Monet si trasferì con sua moglie a Giverny in una casa in mezzo alla vegetazione e fece deviare il corso di un fiume per crearsi un laghetto sopra il quale c’era un ponte giapponese. Allora cominciò a dipingere il suo giardino. Claude Monet fu operato all’occhio sinistro a cui hanno tolto il cristallino e morì nel 1926.
A me sono piaciuti i suoi dipinti, specialmente il ponte giapponese e le ninfee. Mi è piaciuta molto anche la sua tecnica: l’Impressionismo. I tratti veloci e caotici visti da vicino sembrano solo macchie di colore, ma se visti da lontano, l’intera immagine prende vita componendo i contorni di una fotografia del paesaggio visto dal pittore. Ho notato quasi per caso che i quadri visti riflessi negli specchi alle pareti della sala li rendevano ancora più comprensibili e dettagliati.
Dopo la visita al museo siamo tornati a scuola. Mercoledì con Costanza abbiamo dipinto delle ninfee prendendo spunto da quelle di Monet. Spero di essere riuscito ad avvicinarmi un po’ alla sua tecnica, e di poter continuare a sperimentare e imparare.