I ragazzi della Secondaria La Zolla: non vasi da riempire ma fiaccole da accendere

29 Set I ragazzi della Secondaria La Zolla: non vasi da riempire ma fiaccole da accendere

 

“I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere” Marco Fabio Quintiliano (35 ca – 95 ca d.C.)

Sembra facile all’inizio!

L’entusiasmo nei volti dei ragazzi che hanno appena iniziato la prima media è evidente; nei primi colloqui tra docenti e genitori il refrain è: “Mio figlio è entusiasta”.

Tutto è nuovo: i prof, le discipline, l’ambiente, i compagni. Tutto è nuovo e attraente: ci si sente grandi, si fanno le cose da grandi, le cose “difficili”.

Ma quanto dura questo entusiasmo? Lungo il cammino cresce o diminuisce il “vigore”?

E’ esperienza diffusa registrare un calo di interesse man mano che ci si avvia al traguardo finale del primo ciclo d’istruzione, come se fosse un po’ inevitabile scivolare verso una sorte di apatia e distacco, magari anche puntellato di iniziali segni di scetticismo.

Si sa, è l’età in cui è inevitabile ritrovarsi in un vortice di sentimenti opposti, desideri contrastanti, …. discordi accenti.

Ma non sempre è così! Accade invece che i più “grandi” si sentano investiti del compito di essere guida per i più piccoli, non bulli, ma compagni e maestri nel comune cammino. L’abbiamo visto nei corridoi della scuola così come durante le feste che riuniscono bambini e ragazzi di tutti i livelli.

E non solo: accade anche che qualcuno giunga alla fine del percorso ad argomentare con i propri docenti su temi comuni ma con diversi giudizi interpretativi: cosa c’è di più commovente per un “maestro” del vedere che il proprio alunno l’ha superato?

A noi il compito di accendere la scintilla, il motore, presto o tardi, si metterà in funzione.

La Preside

Gloria Cuccato