05 Feb Incontro con Matteo Severgnini, direttore della Luigi Giussani High School in Uganda
Sicuramente la DAD che ha caratterizzato la vita di molte classi in questi primi mesi di scuola non sempre è stata colta con grande entusiasmo o serenità… ma l’utilizzo della tecnologia messa a disposizione dalla scuola a studenti e professori ha aperto una possibilità che, fino a circa un anno fa, era sicuramente più macchinosa e complicata da mettere a punto: l’incontro con persone che vivono a migliaia di chilometri di distanza.
Ma torniamo a noi e a quest’ultimo mese… Durante le vacanze di Natale, vista la situazione del momento e l’impossibilità per molti di spostarsi, con alcuni professori della scuola secondaria di Piazzale Brescia abbiamo lanciato alcune proposte ai ragazzi e alle loro famiglie, con il semplice scopo di incontrarci e farci compagnia. Rientrati a scuola abbiamo proposto una raccolta di offerte il cui ricavato sarebbe stato inviato alla Luigi Giussani High School di Kampala (Uganda)… liberamente: chiunque avesse voluto contribuire, grato dei momenti passati insieme o per la bontà della causa, era benvenuto.
La risposta, come sempre accade quando prendiamo sul serio i nostri ragazzi, è stata molto più abbondante di qualsiasi più rosea aspettativa e, in seguito, ci è stata regalata la possibilità di incontrare Matteo Severgnini, direttore della Luigi Giussani High School.
Allora lunedì 1° febbraio 2121, durante il periodico incontro dei Cavalieri del Sicomoro –una proposta libera di compagnia fra studenti e professori uniti dal desiderio di riconoscere che la vita è bella perché Gesù ci vuole bene- appuntamento su teams alle 15 e…via! Si parte per un nuovo incontro.
Durante questo momento, Seve, ormai da nove anni in Uganda a dirigere la scuola, ha raccontato l’origine dell’opera nella quale vive e lavora, raccontando anche episodi e aneddoti che hanno tenuto appiccicato allo schermo studenti e professori per un’ora abbondante.
Vi riproponiamo il video perchè non è semplice, e forse neanche utile, fare una sintesi, un riassunto di quanto emerso perché non risulterebbe sicuramente chiaro, appassionato e coinvolgente come raccontato da Seve, ma alcuni punti hanno veramente colpito e risvegliato chi stava ascoltando, più o meno attentamente, e la testimonianza della portata di questo incontro sono state le domande poste dai ragazzi alla fine del racconto.
Francesco Fiori