La bellezza della Musica

26 Set La bellezza della Musica

Due occhi azzurri, intensissimi, mi fissano per alcuni istanti. Poi la domanda: “Tu chi sei?” “Sono
Marco”, rispondo. “E perché sei qui?” “Sono qui per parlarvi della bellezza della musica!” “Ah.”
Gli occhi divengono quindi una treccia ondeggiante che scompare dentro a una classe della Scuola
dell’Infanzia.
Dopo due settimane, quello sguardo colmo di interrogativi è già mutato: attesa, scoperta,
entusiasmo, riconoscenza… amore.
La Musica ha sempre accompagnato le giornate dei bambini de “La Zolla” e ho vissuto, con
entusiasmo di padre, tutte le occasioni durante le quali anche le mie figlie hanno cantato: feste
dell’accoglienza, Natale, saluti di fine anno, e così via.
Dapprima spettatore, negli anni sono quindi stato invitato a mettermi in gioco sempre di più, sino a
ricevere una – tanto inattesa quanto desiderata – chiamata a far parte della grande famiglia di
educatori che rendono così bella e ricca questa nostra Scuola.
Che sfida affascinante!
Ho preso in mano il mio primo paio di bacchette a undici anni. A distanza di quarantatré anni, quel
“paio” è divenuto una borsa ricolma di bacchette e battenti di ogni foggia e dimensione, così come
alla batteria – mio primo amore – si sono via via aggiunte oltre novanta percussioni, pianoforte,
saxofono, ukulele, Theremin, armoniche a bocca… e altri oggetti sonori che ogni tanto sbucano da
chissà dove!
La fascinazione che la Musica ha esercitato su di me ha trovato un terreno molto fertile: ascoltare,
riprodurre, danzare, cantare, suonare, recitare, leggere, scrivere, comporre… quanti aspetti che
anche i piccoli allievi possono imparare ad apprezzare – e già lo stanno facendo! – grazie ad attività
appositamente allestite per una graduale scoperta di questa “arte” ancestrale e così prossima ai
nostri cuori.
Non mi si fraintenda: “La Zolla” non forma “performers”, ma individui consapevoli della bellezza del
nostro mondo, dell’unicità della storia di ciascuno – e ancor più all’interno di una comunità –, della
sfolgorante fantasia di quel Creatore che ha messo nelle nostre mani le Sue stesse abilità.
La Musica accoglie quindi i bambini al mattino; li può sia sorprendere con la novità sia rassicurarli
con melodie note, li saluta uno ad uno nel desiderio di ispirare il senso di appartenenza e di
comunità, li invita – con dolcezza – a partecipare, ma anche solo a godersi la bellezza intima del
mero ascolto.
Nelle attività che stiamo vivendo insieme quegli sguardi ricchi di aspettative trovano ben presto
realizzazione e compiutezza: sto imparando a cantare, a tenere in mano uno strumento, ad ascoltare
(ah, che conquista utile e meravigliosa in questo frenetico mondo!), ad osservare, a relazionarmi
con l’altro in un contesto così particolare, a muovermi ed agire in uno spazio definito.
Facile? Ovviamente no: tutto ciò richiede impegno, costanza e lavoro; ma che bello poter essere lì
accanto a loro, guidarli, incoraggiarli, stimolarli a vivere l’esperienza, farli ridere, farli emozionare.
E quando la Musica li saluta, è già una piccola festa: siamo tutti amici, ci laviamo le mani insieme,
condividiamo le fatiche, pregustiamo le novità del pomeriggio o l’abbraccio dei genitori, chiediamo
una canzone, o una musica, un accessorio, uno strumento… insomma, siamo lì, sorridenti e
partecipi… a volte ci addormentiamo mentre l’ukulele accompagna una storia, esausti ma sereni…
che meraviglia, la vita!
E che splendore i nostri bambini:
“Ciao!” “Chi è quello, un maestro?” “Certo! È Marco!”
Insegnare a “La Zolla” è come ricevere un dono.

Grazie.