
22 Feb La Zolla’s got Talent, rispondere ad un bisogno con entusiasmo e creatività
Mancano ormai pochissimi giorni al grande evento “La Zolla’s got talent” e, anche questa volta la scuola tutta, genitori, docenti, direttori e studenti, si è dimostrata inaspettatamente un bacino inestinguibile di vivacità, carità e creatività.
Ma faccio un passo indietro. A novembre alcune ragazze di IIIA mi si sono avvicinate chiedendomi in che modo mi fossi mosso per aiutare i terremotati e, dopo aver visto il io imbarazzo nel rispondere, hanno continuato chiedendomi di darle una mano ad organizzare una serata per raccogliere i fondi da destinare a favore dei terremotati.
Un’altra volta è emerso come tutti ci stiamo insegnando a non rimanere mai indifferenti alle sfide che la realtà ci pone. A volte è difficile accettare che “tu sei un bene per me”, perché i ruoli e le responsabilità definite dal mondo e dal potere impongono che solo alcuni siano a scuola per imparare.
Invece no! Qui da noi no!
Più tempo si passa qua alla Zolla, e più si capisce che veramente “tu sei un bene per me” in ogni istante, in ogni domanda, anche fosse la più scomoda, perché alunni, genitori, colleghi, presidi e direttori sono sempre un richiamo a un’attenzione sempre più profonda a tutto ciò che ci circonda, levando, grazie a Dio, sempre maggiore spazio al lamento e alla polemica.
Ed è così che, invece di polemizzare sulle incoerenze politiche, mancanze istituzionali o inadeguatezze strutturali riguardanti il terremoto del centro Italia, le ragazze di IIIA (scuola secondaria) hanno deciso di organizzare il talent show per il quale ormai, purtroppo per i ritardatari e per quelli che aspettano sempre domani, i biglietti sono terminati.
Infatti gli ingressi per il teatro per venerdì sera sono stati tutti venduti, soprattutto ad alunni e famiglie dei ragazzi della scuola secondaria di I grado. Il ricavato della serata sarà devoluto a don Gianni Fabbrizi, parroco di Muccia (MC), paese duramente colpito dalle scosse di fine ottobre ed in seguito abbandonato, economicamente e fattivamente, dalle istituzioni.
E dunque la gratitudine aumenta ogni giorno che entro in questo luogo, perché ogni momento, dialogo, incontro diventa un’occasione per imparare. Che fatica, ma che bellezza!!!!
Prof. Francesco Fiori
Scuola Secondaria di Primo Grado
Via Caccialepori