
01 Mar Laboratorio di Lettura alla Primaria di Piazzale Brescia
Pochi giorni fa il nostro amico attore Matteo Bonanni è venuto a leggere alcuni brani di diversi libri: Pinocchio; Il leone, la strega e l’armadio; Robinson Crusoe; La nascita di Roma.
Ha introdotto il momento di ascolto con queste parole:
“Recitare non descrive bene il lavoro dell’attore. L’attore non re-cita, cioè non fa una cosa che è già accaduta. È più corretto il termine “giocare” (come avviene in altre lingue in cui il termine recitare e giocare è il medesimo) per indicare il lavoro d’interpretazione. L’attore è chiamato ad immaginare per immedesimarsi ogni volta, come fosse la prima. In questo modo il personaggio risulterà vivo. L’attore si commuove (nel senso etimologico di “muoversi-con”) ogni volta, perché il pubblico possa immaginare e commuoversi con lui.
Il teatro è differente dal cinema: il cinema mostra, mentre il teatro evoca. In teatro non vengono utilizzati degli oggetti o delle scene realistiche, perché l’attore attraverso l’uso del corpo e della voce induce lo spettatore a creare con l’immaginazione tutto ciò che manca alla scena. L’attore tiene in mano un pezzo di legno: attraverso l’uso dell’immaginazione quel pezzo di legno diviene una spada. Un gruppo di 5 persone diviene un esercito. Un palco vuoto diventa una reggia. Il teatro chiede al pubblico la fatica di immaginare e partecipare attivamente alla visione dello spettacolo: esattamente come succede quando si legge un libro.”
Grazie Marco per averci raccontato con passione come è bella la lettura!