02 Mag Laboratorio di teatro alla Secondaria di Via Carcano
Mercoledì 27 aprile, sul palcoscenico del teatro della scuola, si è svolto come preannunciato lo spettacolo. Lo spettacolo eccezionale di trentacinque ragazzi di terza media che, guidati dalla prof.ssa Ghidoli e dal Preside, hanno raccontato con le parole di Oscar Wilde la bellezza e il gusto di diventare grandi, quando sul proprio cammino si incontra un bene che abbraccia e perdona tutti i nostri limiti.
Questo è il grande tema, infatti, dell’opera “Il fantasma dei Canterville” del grande scrittore inglese, che mette in scena, nei panni sdruciti di uno spettro ottocentesco, il dramma di chi pensa che il proprio male sia così grande da non poter essere perdonato. Almeno fino all’incontro con la piccola Virginia, la prima a provare compassione per lui e a commuoversi per il suo destino infelice, “perché l’amore è più forte della morte”.
Davvero straordinaria, va notato, la prova di tutti gli attori, capaci di staccarsi, e di molto, da quanto sarebbe lecito attendersi in una performance scolastica; certo avrà giovato l’immedesimazione con un testo ricco di verità come di sentimenti impetuosi, capace di far ridere e piangere nello stesso tempo, del tutto congruente al sublime sentire della giovinezza degli interpreti.
Poco prima che calasse il sipario, in una sala a dir poco estasiata, sono state consegnate agli spettatori queste parole, perché fossero riscoperte come vere nel cammino personale di ciascuno: “Non è chi è perfetto, ma è chi è imperfetto che ha bisogno dell’amore. È quando ci feriamo con le nostre stesse mani, o siamo feriti dalle mani degli altri, che l’amore dovrebbe venire a curarci. Altrimenti a cosa serve l’amore?” (Oscar Wilde, Un marito ideale)