
26 Giu Makbib tra i vincitori del concorso nazionale Opera Prima “Mode. Modi.”
Complimenti a Mekbib Laghi, alunna della secondaria di piazzale Brescia, ha vinto il secondo premio della sezione destinata alla Scuola secondaria di primo grado del concorso nazionale Opera Prima “Mode. Modi.”
I giovani studenti hanno raccontato, attraverso brevi testi, le mode che amano maggiormente e che li aiutano a raccontare chi sono; hanno narrato i modi, le tradizioni, le feste che vivono nella loro famiglia, nel loro paese, anche se lontano da dove abitano ora.
Makbè ci ha raccontato la sua esperienza e in allegato trovate il suo racconto.
Durante le vacanze della settimana bianca, agli inizi del lockdown, come spesso mi succede, la noia appesantiva le giornate che stavo trascorrendo a casa mia, a Milano. Non avevo nessuno con cui stare perché tutti i miei amici erano partiti, che fare? Ormai avevo finito di girare il mondo “volando” sull’aereo dell’immaginazione, per riempire le giornate avevo persino iniziato ad imparare i numeri in cinese: li, ar, san, ssu … Però il mio hobby preferito era fotografare ogni piccola cosa che mi affascinava di casa mia: statuette, pupazzi, fiori … Ho capito di essere arrivata al fondo della mia carriera fotografica quando ho fatto un “ritratto” ai cavolini di Bruxelles che mamma stava cucinando per cena.
Tutto è cambiato quando, sulla scrivania, nascosto tra le pagine del libro di storia, ho trovato un foglio con su scritto “Concorso Opera Prima, mode e modi”: un mese prima, circa, la professoressa Colombo aveva parlato in classe di questo concorso nazionale a cui si poteva partecipare scrivendo o un testo sulle mode attuali oppure un tema sui modi di vivere della propria famiglia o della propria popolazione. Io non c’ero quel giorno, ma avevo saputo di questo concorso perché la professoressa aveva appeso sulla porta della classe un cartellone in cui erano spiegate tutte le procedure per parteciparvi. Avevo deciso di accettare la sfida, ma non volendo creare inutili aspettative, caso mai io decidessi di cambiare idea, avevo pensato di dirlo alla mia prof. di italiano solo una volta trovata l’ispirazione giusta; però avevo come “complici” altri prof che mi avevano chiarito un po’ le idee.
Dopo settimane passate a rimuginare su quale argomento trattare mi ero quasi arresa, ma quel giorno, quando ho preso in mano quel foglio, la mia mente si è liberata del tutto per fare spazio ad un’unica e nuova idea; perché non sfruttare tutte le mie risorse, cercando dentro di me? Quindi ho deciso di parlare delle mie origini etiopi, raccontando della tradizione del caffè. Mi sono documentata tanto sia su internet sia su alcuni libri che ho a casa, è stato un momento di approfondimento di una cultura che mi appartiene e di conseguenza anche di me stessa.
Sono passati tre mesi e il giorno prima del mio compleanno, che è il 27 maggio (ricordatevelo!), la prof in videochiamata mi ha detto: “Bibe, sei arrivata seconda al concorso nazionale!”; è stata per me una grande gioia che non mi scorderò mai.
Questa esperienza mi ha permesso di avere un riscontro importante, perché mi ha dato la conferma che la scrittura è una passione che devo continuare a coltivare.
Mekbib (Makbè) Laghi , 2°A
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