La didattica

La proposta didattica si fonda sui seguenti capisaldi:

 

  • L’organicità, cioè l’interrelazione degli insegnamenti per cui ciascun docente, nel suo operare, si avvantaggia dell’azione di tutti gli altri.
  • L’unitarietà dei contenuti e metodi dei vari insegnamenti che, pur differenti tra loro, sono proposti come dimensioni diverse di una medesima ed unica realtà che ci sta di fronte e che rappresenta la condizione e la risorsa fondamentale dell’esistenza.
  • La continuità, per cui, al succedersi delle ore di scuola seppur cambiando insegnante, l’allievo percepisce sì una varietà disciplinare da scuola secondaria, ma non una frattura tra modi diversi di intendere la realtà. I docenti insegnano materie diverse, hanno essi stessi personalità differenti, ma operano tutti concordemente e liberamente alla realizzazione di un comune percorso formativo.

 

La lezione

 

Tre sono le fondamentali modalità di svolgimento della lezione:

  • la comunicazione dei contenuti (lezione frontale, dialogica, di ricerca) proposta dal docente al gruppo classe;
  • il laboratorio come spazio di esperienza diretta ed operatività creativa, nel quale non vengono separate programmaticamente teoria e pratica, esperienza e riflessione logica su di essa;
  • le verifiche, scritte, grafiche, pratiche od orali che siano, rappresentano un fondamentale momento ordinatorio e di indirizzo di tutto il percorso didattico, in quanto forniscono all’insegnante i necessari riscontri al proprio operare e agli allievi l’indicazione della qualità del lavoro svolto.

 

Valutazione

 

La valutazione è sicuramente un momento importante dello svolgimento del Piano di Studi, oltre che per tutte le sue implicazioni dirette, anche per la sua capacità di indirizzo del metodo di studio.

Valutare significa innanzitutto valorizzare, dare valore; è qualcosa dunque di molto di più che un controllo: la valutazione scolastica è continua, incoraggiante, espressione di giudizi di valore che segnalano passi e ragioni dello studio. Valutare è entrare in merito alle abilità che l’alunno possiede, alla domanda che esprime, ai problemi che incontra, ai suoi bisogni reali o presunti; è sostenere i modi, le ragioni, la qualità dell’impegno dell’allievo, della sua partecipazione, delle sue attività di studio.

Attribuendo valore a tutto ciò, si riconosce dignità ed importanza all’esperienza di studio dell’allievo: non solo al prodotto, ma anche ai comportamenti, alle regole, ai passi e alle ragioni dell’apprendimento insegnato. In questo modo si contribuisce all’acquisizione o al consolidamento di un metodo.

Il piano orario

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