01 Mar Zolla’s got talent alla secondaria di Piazzale Brescia
Venerdì 24 febbraio c’è stato il talent show organizzato da alcune ragazze di terza.
Questa idea è nata da un messaggio su whatsapp che invitava a pregare per i terremotati. Dopo qualche giorno c’è venuta l’idea di raccogliere soldi oltre che mandare messaggi di poco conto. Abbiamo pensato che potevamo coinvolgere anche i nostri compagni e quindi di fare un talent.
Il giorno del talent per la scuola c’era molta eccitazione sia da parte dei ragazzi sia da parte dei professori. Alle prove durante il pomeriggio sebbene fosse stato molto divertente, le aspettative si erano abbassate perché ci sono stati vari problemi tecnici.
Le prove sono durate fino alle diciannove e trenta e alcuni ragazzi ne hanno approfittato per mangiare insieme. I concorrenti sono arrivati alle venti e alle venti e quindici c’erano già delle persone in platea. Nei camerini i ragazzi erano emozionati, felici e si tranquillizzavano a vicenda scherzando e ridendo insieme.
All’apertura del sipario c’è stato un momento di panico che subito si è trasformato in una risata. Durante lo spettacolo non ci sono stati grandi imprevisti, ma anzi la serata ha superato di gran lunga le aspettative. Durante le esibizioni c’erano le ragazze di terza ad aiutare.
Non c’era una grande competizione ma anzi i concorrenti si sostenevano a vicenda. lo spettacolo è stato tenuto da due presentatori, Daniele e Carolina, i quali intrattenevano il pubblico facendolo divertire.
La serata si è conclusa con una finale di danza molto combattuta che ha visto il trionfo della coppia Franci e Giuly.
È stato molto divertente sia per i ragazzi sia per i prof i quali hanno partecipato come band alla competizione.
Sono stati ricavati 2.300 euro che sono stati donati alla parrocchia di Muccia. Per tutti è stata un’esperienza che rimarrà per sempre nel cuore. Tutte le fatiche degli organizzatori sono state pienamente ripagate.
Giulia e Agnese
“Sono solo uno spettatore. Ho visto una scintilla, poi una piccola fiamma che pian piano prendeva forma e generava altre piccole fiammelle e cresceva sempre più.
Non ricordo quando tutto è iniziato, era un momento anonimo, come spesso lo possono essere i pranzi in mensa o alcuni momenti di vita scolastica. Ricordo però la domanda fatta da un gruppetto di ragazze di terza ad un mio collega: “Prof, ma lei ha fatto qualcosa per le persone terremotate del centro Italia?”
“No, ma qualcosa possiamo fare, voi avete delle idee?”
Da quella domanda è nato tutto. Un bisogno, una idea, una strada, tante persone che si sono coinvolte… il tutto ha portato a venerdì 24 febbraio e alla realizzazione dello Zolla’s Got Talent.
La scintilla si espande e contagia d’intorno. Si parte, e via con audizioni, ricerca di spazi, inviti ai compagni, alle famiglie, agli amici; la scuola sostiene il lavoro, così come la parrocchia, così come numerosi genitori, fratelli, sorelle. Nessuno più le ferma! Sono in sei ragazze di terza a organizzare tutto, sei ragazze e un prof, all’inizio. Passano i giorni, le settimane, i mesi e finalmente giunge la grande serata.
Mi piazzo in fondo alla sala, non sapendo cosa accadrà. Quello che vedo è riassumibile in una sola parola: Bellezza.
Vedo ragazzi e adulti impegnati, carichi: qualcuno accoglie gli ospiti all’entrata, altri si dispongono a fare da conta-voti, altri ancora a comporre la giuria.
Addirittura c’è chi ha deciso di salire sul palco e esibirsi.
I prof sono divisi tra giudici, concorrenti e spettatori. Vedo fratelli più grandi che, contagiati da quelli più piccoli, guidano la serata o partecipano come concorrenti. Vedo nonni che ridono e volti distesi, stupiti, commossi.
Dominano la serata, ovviamente, gli alunni di tutte le classi.
Assisto a esibizioni di cantanti in trio, voci poderose che brillano; non ci sono professionisti, degli errori ci sono, ma sono ragazzi pieni di forza e di coraggio che salgono sul palco per far sentire la propria voce; salgono con il desiderio di far vedere qualcosa di bello, salgono con il desiderio di condividere qualcosa che li appassiona, salgono per stupire…e ci riescono!
Alcuni trasmettono energia con i loro balli, in singolo o in coppia. Vari generi musicali vengono danzati, suonati. C’è spazio anche per la comicità e le acrobazie, c’è spazio per i giochi di magia e per la giocoleria.
Tutto è seguito con cura, con vivacità. Il pubblico non è da meno, i conduttori sono spigliati e appassionati, i giudici colpiti.
Tutto tenendo a mente il motivo per cui si fa questo: aiutare con un gesto bello chi è in difficoltà e aiutare noi a guardare il bello che abbiamo tra noi.
Vincono Giulia e Francesca, con un duetto di una sincronia vorticosa, battendo il duo AgnEster che conquista la seconda piazza con la sua esplosività a ritmo di hip-hop.
Si è partiti da una domanda, si è finito con uno spettacolo. Dare credito alle domande, a quello che succede, alle provocazioni che ci vengono fatte è il modo migliore che abbiamo per costruire e, quando accade, questi sono i frutti.”
Prof. Enrico Pasqualotto